FABIO ARMILIATO

FABIO ARMILIATO

Fabio Armiliato è uno dei tenori più importanti della scena lirica internazionale, acclamato dal pubblico grazie alla sua particolare vocalità, al suo impressionante registro acuto e alla sua innata musicalità, senza dimenticare le sue qualità di attore, il suo istinto drammatico e il grande carisma che infonde ai suoi personaggi.

Nato a Genova, ha studiato al Conservatorio “Niccolò Paganini” della sua città e qui ha debuttato giovanissimo come Gabriele Adorno nel Simon Boccanegra, cominciando una rapida carriera che lo ha portato ad affrontare i ruoli più importanti del suo registro vocale nei più prestigiosi teatri del mondo.

Al 1993 risale il debutto al Metropolitan Opera House di New York con Il Trovatore, teatro in cui è tornato in seguito con Aida, Cavalleria rusticana, Don Carlo, Simon Boccanegra diretto da James Levine, Tosca e Madama Butterfly. 

Nel suo lungo percorso artistico ha debuttato nel 1995 con il Mefistofele di Boito diretto da Riccardo Muti e ha cantato in tutti i teatri più importanti del mondo quali, l’Opéra de Paris, la San Francisco Opera, il Teatro Real di Madrid, il Liceu di Barcellona, la Royal Opera House di Londra, la Deutsche Oper di Berlino, la NHK e il Bunka Kaykan di Tokyo e la Wiener Staatsoper, teatri nei quali torna regolarmente per partecipare a titoli come Turandot, Tosca, Carmen, Don Carlo o Andrea Chénier. Proprio la sua interpretazione dell’opera di Giordano gli è valsa la proclamazione da parte della critica di “migliore Chénier dei nostri tempi”.
Raffinato interprete di Mario Cavaradossi in Tosca con più di 140 recite del titolo, è stato acclamato nel ruolo in teatri prestigiosi quali l’Arena di Verona, il Teatro Real di Madrid, la Fenice di Venezia e in un tournée giapponese con il Teatro dell’Opera de Roma (un successo memorabile che raccolse 45 minuti di applausi). In questo ruolo è tornato poi alla Scala di Milano, diretto da Lorin Maazel, e alla Royal Opera House del Covent Garden di Londra con la direzione di Antonio Pappano.

Dal 2000 forma col soprano Daniela Dessì, a cui è legato nell’arte e nella vita, una delle coppie artistiche fondamentali della recente storia dell’opera che ha ottenuto trionfi memorabili in titoli quali Manon Lescaut, Adriana Lecouvreur, Aida, Simon Boccanegra, Francesca da Rimini e soprattutto Tosca. Recentissimo il grande successo ne La Bohéme al 60° Festival Puccini, al fianco di Daniela Dessì e con la regia del grande Maestro del Cinema Ettore Scola, e quello di Fedora di Giordano al Teatro Carlo Felice di Genova.

Fabio Armiliato ha collaborato con i più importanti registi e direttori d’orchestra, tra questi nominiamo i già citati J. Levine, Z. Mehta, R. Muti, A. Pappano e inoltre, B. Bartoletti, M. Chung, G. Sinopoli, N. Santi, M. Viotti, F. Luisi, V. Sutej, D. Renzetti, S. Young, E. Queler, C. Rizzi, D. Gatti, R. Palumbo e M. Benini.

Spesso protagonista di diversi programmi televisivi dedicati alla divulgazione dell’arte operistica, è stato insignito nel 2011 del “1° Premio Internazionale Tito Schipa” nella splendida cornice della città di Ostuni e, già vincitore del prestigioso “Gigli d’Oro”, è stato proclamato cittadino Onorario della città di Recanati proprio nel nome del grande tenore Beniamino Gigli. Ha ricevuto inoltre assieme a Daniela Dessì il “Premio Ginestra 2013”, il “Pavarotti d’Oro 2014” e il “Premio Enrico Caruso 2015”. Grazie alle sue memorabili interpretazioni in tutti i ruoli del repertorio pucciniano gli è stato conferito il “Premio Giacomo Puccini 2014” alla carriera.

Dall’anno 2012 entra a far parte stabilmente e attivamente della Nazionale Italiana Cantanti di calcio.

Fabio Armiliato ha debuttato come attore protagonista in uno degli ultimi film di Woody Allen dal titolo “To Rome with Love”, uscito in tutti i cinema del mondo nel 2012, riscuotendo un sorprendente unanime straordinario consenso di pubblico e di critica e per cui è stato premiato con lo speciale “Oscar della Lirica 2012”.

Nella prossima stagione lirica 2015/16 Armiliato riprenderà il ruolo di Otello per i 150 anni del Teatro Calderon di Valladolid.

Artista eclettico, ha inoltre creato nel 2014 assieme al pianista Fabrizio Mocata il progetto “Recital CanTango”, dedicato alle Tango Canciones di Carlos Gardel e al loro legame con il Belcanto, il Melodramma italiano e, in particolare, con la figura del grande tenore e compositore Tito Schipa, autore di alcuni Tanghi davvero interessanti e poco noti al pubblico italiano.

Il progetto, già applauditissimo in occasione dell’esecuzione presso la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, continua una tournée in teatri e Festival internazionali in questo 2015, anno che accomuna due importanti anniversari: l’80° della morte di Gardel e il 50° della morte di Tito Schipa.

Per ulteriori informazioni: www.fabioarmiliato.com

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